Dragonero Bonelli Wiki
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Arianisha era una maga Umana, originaria di un villaggio della regione del Prathevradhi, nel cui dialetto tale nome significa “che sorride con dolcezza”. Si è resa responsabile del risveglio di Mahsēnā-Ādhēśa, un drago tenuto addormentato e prigioniero dai Luresindi che lo utilizzavano come una Reliquia, e del tentativo di dominare un esercito di Draghi tramite il controllo che esercitava sullo stesso. È stata uccisa da Mahsēnā-Ādhēśa non appena tale controllo è stato spezzato da Sera.

Arianisha aveva dimostrato sin da piccola di possedere talento per la magia e desiderava studiarla e apprenderla con dedizione, più di quanto sia concesso alle Streghe e alle Guaritrici. Il suo tentativo di attirare l'attenzione di un Luresindo giunto nel suo villaggio con una piccola magia non ebbe gli effetti sperati. Il mago la umiliò davanti agli abitanti del villaggio, dicendole di occuparsi di faccende per donne. Affranta e adirata, Arianisha fuggì dal suo villaggio e dalla sua famiglia e si rifugiò da una strega che abitava in una foresta vicina, chiedendole di insegnarle come padroneggiare meglio la magia. Arianisha le confidò che il suo sogno era diventare una maga e che per farlo doveva imparare a cammuffarsi da uomo, aiutandosi con qualche incantesimo così da ingannare i Luresindi. In questa maniera sarebbe potuta entrare in un Cenobio, dove i Luresindi studiavano la magia, e diventare una potente maga. La strega accettò di aiutarla, colpita dalla sua determinazione. Dopo diversi mesi, Arianisha entrò nel Cenobio di Fluhrendàrt sotto la falsa identità di Arzhel, un giovane uomo.

Il novizio Arzhel dimostrò in poco tempo una notevole padronanza della magia, quindi venne invitato dai suoi superiori a recarsi nel Cenobio di Rupescissa, dove avrebbe potuto aumentare i propri poteri magici contemplando la sua Reliquia e assorbendo l'Ousía che emanava. Quando Arzhel entrò nel tabernacolo che conteneva la Reliquia, comprese che si trattava di un cucciolo di drago addormentato. A causa del suo desiderio di vederlo sveglio, Arzhel creò accidentalmente un legame empatico con il drago, causandone proprio il risveglio. Ciò allarmò i Luresindi, poiché il cucciolo non era una drago qualsiasi, ma un Potente, in grado di ordinare agli altri draghi nel Continente nascosto di ritornare nell'Erondàr. Infatti, il voto fatto dai Draghi secoli prima di non ritornare nell'Erondàr poteva essere infranto se un Potente glielo avesse ordinato. Arzhel, sfruttando il legame empatico con il drago, riusciva comunque a tenerlo addormentato e innocuo, ma non era in grado di dire per quanto sarebbe riuscito ancora a farlo. Il luresindo Alben, chiamato in aiuto dai maghi del Cenobio di Rupescissa, capì che bisognava portare il cucciolo di Potente nelle Terre dell'Orlo, dove avrebbe completato la sua maturazione e volando sarebbe potuto andare nel Continente nascosto, riunendosi ai suoi simili. Questa missione sarebbe stata compiuta da Ian, Gmor, Sera e Myrva, a bordo del Călăthor, un nuvolante costruito dai Tecnocrati. Arzhel avrebbe accompagnato i viaggiatori per mantenere il drago addormentato grazie al legame empatico.

Durante il viaggio, Arzhel Perse il controllo del drago in alcune occasioni, che l'essere sfruttò per crescere e svilupparsi, arrivando a comunicare al novizio il proprio nome, Mahsēnā-Ādhēśa. Ian inoltre capì che il Arzhel era in realtà una ragazza, e lei decise di abbandonare il proprio travestimento e di raccontargli la propria storia. Quando il gruppo raggiunse finalmente le Terre dell'Orlo Arianisha avrebbe dovuto rompere il legame empatico attraverso cui esercitava il controllo su Mahsēnā-Ādhēśa per permettere al drago di completare il suo sviluppo e volare oltre la Cintura delle Tempeste Perenni per raggiungere il Continente nascosto, ma non lo fece. Grazie al potere assorbito durante il viaggio dal cucciolo di drago intrappolò Ian e i suoi compagni all'interno di piante magiche e rivelò il suo piano: usare Mahsēnā-Ādhēśa per richiamare e dominare un esercito di draghi, con il quale avrebbe potuto tornare nell'Erondàr come Regina dei Draghi e conquistarlo. Si sarebbe così vendicata dei Luresindi che l'avevano umiliata e disprezzata in quanto donna, e che non le avrebbero permesso di studiare se avessero conosciuto la verità sulla sua identità.

Sera tuttavia riuscì a spezzare il controllo che la ragazza esercitava sul drago cantando un'antica canzone elfica. Arianisha cercò di riprenderne il controllo, e Ian sfrutto questo momento per liberarsi e colpirla, ma fu proprio Mahsēnå-Adhēśa a fermarlo. Il drago dichiarò che la fanciulla aveva commesso un grave crimine soggiogandolo e che solo a lui spettava il compito di punirla per questo, cosa che fece riducendola cenere con il proprio respiro infuocato.

Il potente fu così libero, finalmente, di raggiungere gli altri draghi nel Continente nascosto, non avendo alcuna intenzione di richiamarli nell'Erondàr[1].

Note[]

  1. Luca Enoch, Dragonero – Il risveglio del Potente, Mondadori, 2015.

I Personaggi di Dragonero

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