Dragonero Bonelli Wiki
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Le Trahecarde sono potenti artefatti magici, simili a carte da gioco o a tarocchi, che consentono a chi è in grado di usarle di compiere la magia della Divinazione.

Trahecarde in lingua antica significa "le carte che indicano la via", nei Regni meridionali le Trahercarde sono anche chiamate Ta-Rosh, cioè "le carte del destino".

Trahecarde

Le Trahecarde permettono di influenzare il corso degli eventi, anche nel corso di secoli, grazie proprio alla magia della Divinazione. Chi decide di "farsi leggere le carte", cioè chi si sottopone alla lettura delle Trahecarde, riceve una previsione del proprio futuro e innesca delle forze sovrannaturali che agiranno affinché quel futuro si compia. In questo consiste la Divinazione, dato che il destino non esiste e nulla è predeterminato ma solo frutto di scelte personali, la lettura delle Trahecarde consente di indirizzare il proprio futuro in una determinata direzione, definita e scelta però non volontariamente ma in base alle carte pescate durante la magia. Ogni carta pescata rappresenta una scelta e può rappresentare una scelta buona, se la carta è favorevole, o cattiva, se la carta è sfavorevole. Quindi il futuro rimane comunque una conseguenza del proprio agire, in questo caso la scelta delle carte. Più carte vengono pescate, più il futuro diventa rigido e determinato e maggiori saranno le forze sovrannaturali che nel tempo agiranno affinché si realizzi.

L'unico mazzo di Trahecarde attualmente noto nell'Erondàr è in possesso di un'anziana Zaghara che abita nella città di Arjan e che è in grado di usarle. Ha ricevuto le Trahecarde da Ian Aranill, in cambio dei suoi servigi durante gli eventi che hanno portato alla morte del sindaco di Teoan, Rea Covenant. Il mazzo apparteneva ai Covenant, la famiglia di Rea, che lo possedevano da trecento anni e che lo avevano utilizzato nel passato, causando alla fine la loro distruzione e la morte di ogni loro membro.

Ian si è sottoposto alla magia della Divinazione, su proposta della Zaghara che ha ricevuto da lui un mazzo di Trahecarde, e ha pescato solamente una carta[1].

La carta pescata da Ian si è rivelata essere la Campana dei tre giorni. In alcuni villaggi il corpo di qualcuno la cui morte è dubbia viene lasciato in una fossa con una campana e se dopo tre giorni la campana suona, allora vuol dire che è vivo. La Campana dei tre giorni è quindi la carta che indica il "ritorno di un morto". La divinazione associata a questa carta si è compiuta quando è avvenuto il ritorno di Ney, l'ultimo superstite del Massacro della Quinta Luna, oltre a Ian e a Myrva. Accecato dal desiderio di vendetta contro Ian, a cui rinfaccia di averlo abbandonato agli Algenti senza nemmeno tentare di salvarlo, ha cercato di assassinare Myrva, per cui Ian è stato costretto a ucciderlo[2].

Note[]

  1. Dragonero 43, L'orrore di Teoan, Sergio Bonelli Editore.
  2. Dragonero 50, La vendetta, Sergio Bonelli Editore.

Armi, Oggetti e Magie di Dragonero

Armi

Armi da fuoco - Artiglio di Drago - Ascia meroviana - Corno di Riwall - Dente di serpe - Fango pirico - Maglio di Koulm - Martello di Yhr-Tharas - Saevasĕctha - Sfera ardente - Uova di Drago

Oggetti

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Oggetti magici

Dakpa Sonam - Denhir - Fiore del deserto - Fluidi - Globo delle anime - Miasmi - Pietra dei Draghi - Pietra del Buio - Pietra vocale - Pietre sonore - Sangue di drago - Suanin - Totem

Magie

Bacio di strega - Condivisione - Fuoco magico - Grande Divieto - Grande Vuoto - Incantesimo dell'Estremo Riparo del Luresindo - Inframondo - Magia della dislocazione fisica - Occhio che vola - Preveggenza - Rito del Richiamo

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