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L'Ordine dei Luresindi è una congregazione di maghi derivata dalla scissione della Confraternita degli Incanti, in seguito alla quale si ebbe anche la formazione della Gilda dei Tecnocrati e dei Cenobiti Jikima. I suoi membri sono chiamati Luresindi e la sede dell'Ordine è a Vàhlendàrt, all'interno del Palazzo imperiale[1].

Nel corso delle sue avventure, Ian Aranill ha incontrato numerosi Luresindi. Tra di essi. è importante ricordare, oltre ad Alben, anche Mantur, tra i Luresindi più potenti, Druma, dotato di sangue elfico, Shama e il giovane Nadyr[2].

Maghi dell'Erondàr[]

Luresindi 5

Luresindi in ardente attività.

I Luresindi sono studiosi della Natura e padroni della Magia. Essi sostengono che la Natura dipenda da un equilibrio che non deve essere alterato, e soprattutto che non deve essere danneggiata o manipolata in nessun modo. La filosofia dei Luresindi è chiaramente molto influenzata dalla religione ufficiale dell'Impero, il Khame Morhea. D'altra parte, in questa religione i Luresindi svolgono alcune funzioni, come l'esecuzione del Rito della Prima Luce, a causa del quale essi sono anche chiamati Custodi della Luce. Tra l'altro, per esercitare i loro poteri i Luresindi ricorrono a un'energia concessa loro dai Khame. Dove la religione dei Khame è diffusa e praticata, le magia dei Luresindi è potente, invece dove i Khame sono poco conosciuti, i poteri dei Luresindi sono fortemente indeboliti[3]

I Luresindi, come tutti i maghi, sono in grado di effettuare diversi tipi di incantesimi e magie, da quelle offensive a quelle curative. Il loro tipo di magia è quella definita dagli insegnamenti della Via della Luce, basata in generale sulla lotta contro il male e la magia oscura, e in particolare contro gli Abominii. Considerano la loro magia come magia elementare, in opposizione alla magia demonica di Stregoni e Negromanti e alla magia naturale delle Streghe

La lingua usata dai Luresindi nelle loro magie è l'Antica favella dei Draghi senzienti. Questo linguaggio, usato dai Draghi senzienti, è formato dal Vero nome delle cose e per questo consente di manipolarle, senza tuttavia corromperle. Infatti, nella loro magia i Luresindi assecondano, accelerano o amplificano gli eventi naturali, senza tuttavia alterare il loro normale decorso, possono quindi dominare gli elementi. La magia dei Negromanti invece è del tutto basata sulla corruzione della Natura e sul provocare eventi innaturali e impossibili, come appunto resuscitare un morto[4]

I Luresindi sono soliti aggiungere al proprio nome un numero che indica il proprio grado, quando si conoscono tra di loro la prima volta. Questa usanza è considerata da Alben un inutile vezzo accademico[2]

Sala luresindi

La Sala dei Luresindi nel Palazzo imperiale.

I Luresindi, così come in generale i maghi, sono più soggetti degli individui non capaci di usare la magia alle insidie della follia. Durante il sonno, quando si abbassano le loro difese, la loro mente è più soggetta agli attacchi di spiriti e altri pericoli, e alto è il rischio di perdere il senno al risveglio. Per questo motivo, particolarità dei Luresindi è il rito mattutino della colazione, rito che può durare anche un'ora e che, tra i diversi gesti e abitudini che lo compongono, serve, nella sua costante ripetitività, a far riprendere al mago il controllo di sè stesso prima di iniziare la giornata[5]

I Luresindi sono dotati del potere della “Preveggenza”, grazie al quale possono avere visioni del futuro, ma senza sapere quando queste visioni si manifesteranno e quando accadrà ciò a cui assisteranno. A causa di questo potere, i Luresindi tendono a comportarsi e muoversi secondo piani a lungo termine, seguendo progetti e scopi incomprensibili. Ciò con il tempo ha alimentato un sentimento di sospetto e sfiducia intorno a loro[6]

Il talento magico[]

Simbolo Luresindi

Il simbolo dei Luresindi, un occhio con la pupilla fiammeggiante.

Per poter entrare a far parte dell'Ordine, un individuo deve dimostrare di possedere il “talento magico”. Di solito, un Luresindo si accorge casualmente della possibile presenza del talento magico in uno o più individui che quindi decide di mettere sotto osservazione. A un certo punto, quando lo riterrà più opportuno, li porterà nella sede dell'Ordine a Vàhlendhart, dove i candidati saranno sottoposti a un esame. Solo chi riesce a superare questo esame viene ammesso agli studi e può aspirare a diventare un Luresindo. I Luresindi che lo desiderano possono prendere con sé degli allievi, a cui possono trasmettere i beni dopo la morte[7].

Le Reliquie[]

Reliquia

Una Reliquia nel suo tabernacolo.

L'Ordine dei Luresindi è riuscito a imporsi come l'organizzazione di maghi più potente dell'Erondàr grazie alle Reliquie, oggetti dalle portentose proprietà magiche. Una Reliquia può essere un'ampolla di Sangue di drago, un uovo di drago pietrificato, una gemma magica o qualcos'altro, ed è in grado di emettere in continuazione l'Ousía, energia magica pura che i Luresindi possono assorbire per accrescere i loro poteri. I giovani Luresindi studiano e sono addestrati nei Cenobi dell'Ordine, e ogni Cenobio dispone di un tabernacolo in cui è contenuta una Reliquia. Periodicamente, novizi e Luresindi adulti entrano nel tabernacolo di un cenobio per meditare di fronte alla Reliquia e assorbire l'Ousía. Il possesso delle Reliquie ha permesso ai Luresindi di acquisire poteri magici superiori rispetto alle altre organizzazioni di maghi, e molto più velocemente. Questa è la ragione per cui tutte le organizzazioni di maghi si sono con il tempo sciolte, a eccezione dello stesso Ordine dei Luresindi[8].

Nella sede dell'Ordine, all'interno del Palazzo imperiale, si trova una delle Reliquie più potenti in assoluto, formata da sei diversi elementi magici e con l'aspetto di un enorme cristallo fluttuante. Questa reliquia è in grado di impedire le indagini magiche nel palazzo imperiale ed è custodita nella Sala dei Luresindi[2].

Le Madri Guardiane[]

L'Ordine dei Luresindi è legato all'Ordine Monastico delle Madri Guardiane. Quando un Luresindo sa di dover affrontare una missione molto pericolosa, può recarsi al monastero delle Madri Guardiane, a Fhaŭcasaepta, e scegliere una Madre Guardiana che lo serva e lo protegga al costo della vita. Il legame strettamente personale tra il mago e la sua guardiana è stipulato tramite un apposito rituale, chiamato "Rito del Possesso", nel corso del quale il Luresindo da il nome alla guerriera. Nonostante i Luresindi siano individui molto potenti e pericolosi, grazie agli incantesimi di attacco, la loro tendenza a stancarsi subito in una battaglia a cauda della grande quantità di energia richiesta dall'uso della magia, rende necessaria la presenza di guardie del corpo, come appunto le Madri Guardiane, esperte guerriere che li proteggano quando necessario.

Il contrasto con i Tecnocrati[]

Alben 2

Alben, uno dei Luresindi più famosi e potenti.

Nonostante il ruolo centrale svolto dai Luresindi nella cacciata degli Abominii, l'Ordine dei Luresindi è andato incontro con il tempo e per diverse ragioni a un lento declino. Per prima cosa, i Luresindi hanno smesso di perseguire la Via della Luce, che prevedeva il loro porsi in prima linea nella lotta contro gli Abominii, e hanno cominciato a dedicarsi a studi inutili, rimaneggiamenti di teorie sulla magia ed esperimenti poco importanti. Alben, il Luresindo grande amico di Ian Aranill, decise di ritirarsi nel suo eremo Viturmanse, allontanandosi così dall'Ordine, proprio per il disgusto che provava verso gli altri maghi, che considerava e continua a considerare alla stregua di rammolliti. Significativo poi è il sempre maggiore potere della Gilda dei Tecnocrati, che contrasta l'Ordine dei Luresindi in tutti i modi e che da molto tempo agisce per ridurre l'importanza dell'Ordine nella corte imperiale, allo scopo di ridurre il più possibile la sua influenza politica. Attualmente, la corte imperiale tollera a stento l'esistenza dell'Ordine e mal accetta pure l'Ordine Monastico della Madri Guardiane. Difatti, Ian decide di nascondere ai suoi superiori che la regina degli Algenti è una Madre Guardiana rinnegata perché sa che questo fatto avrebbe finalmente permesso all'Impero di sciogliere l'Ordine monastico delle Madri Guardiane[9].

La misoginia[]

Per i Luresindi, lo studio e la padronanza della magia spettano solo agli uomini. Le donne non hanno alcun diritto ad accedere ai Cenobi dell'Ordine e non possono diventare vere maghe, se desiderano praticare la magia sono costrette a relegarsi nei ruoli minori di Streghe o Guaritrici. Ciò è stabilito anche dalle leggi dell'Impero erondariano. Numerose sono le donne che hanno tentato di entrare nei Cenobi camuffandosi da uomini, ma sono sempre state scoperte e severamente punite, con l'unica eccezione della maga Arianisha[8].

Note[]

  1. Stefano Vietti, Dragonero – La Maledizione di Thule, Mondadori, 2014.
  2. 2,0 2,1 2,2 Dragonero 46, Nel cuore dell'impero, Sergio Bonelli Editore.
  3. Dragonero 44, Il dio cannibale, Sergio Bonelli Editore.
  4. Dragonero 38, Il castello della follia, Sergio Bonelli Editore.
  5. Dragonero 10, Le fosse dei fargh, Sergio Bonelli Editore.
  6. Dragonero 5, Il raduno degli scout, Sergio Bonelli Editore.
  7. Dragonero 2, Il segreto degli alchimisti, Sergio Bonelli Editore.
  8. 8,0 8,1 Luca Enoch, Dragonero – Il risveglio del Potente, Mondadori, 2015.
  9. Dragonero 15, Intrighi a corte, Sergio Bonelli Editore.

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