Dragonero Bonelli Wiki
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Dragonero Zabele

Zhabèle, nota un tempo come la “Lupa di Vetwadàrt” e attualmente come la “Lupa della Montagna”, è una Strega, Umana, originaria di Vetwadàrt.

In gioventù è stata una prostituta, al servizio di Madama Leokinathia nella Torre d'Onice di Vetwadàrt[1]. Proprio in quel periodo divenne famosa come la "Lupa di Vetwadàrt" ed ebbe una relazione amorosa con Ian Aranill, il quale a un certo punto si separò da lei.

La sua famiglia è sempre stata considerata in odore di stregoneria e non era molto ricca. Zhabèle ebbe un primo marito, di cui rimase vedova. In seguito, ha cercato in tutti i modi di migliorare la propria situazione, anche abbandonando la “Via dei boschi”, cioè l'arte della stregoneria, che praticava. Per molti, come anche per Ian Aranill, Zhabèle era la tipica arrampicatrice sociale senza scrupoli. Alla fine, ella riuscì a sposare Gurwhal, un Generale dell'Esercito Erondariano, e grazie alle sue conoscenze ottenne di farlo nominare Capo della Sicurezza nel Palazzo Imperiale[2]. Dopo un fallito attentato alla vita del Principe, nel quale comunque perirono le sue due mogli, e la scoperta che l'assassino per spostarsi nel Palazzo aveva usato delle mappe dell'Inframondo prese dagli archivi di Gurwhal, quest'ultimo venne rimosso dal suo incarico[3].

Come punizione per la sua negligenza, Gurwhal venne inviato nella Cordigliera dell'Algendàrt, sui Monti di Olhim, per combattere l'Enclave della Montagna, e Zabhéle dovette seguirlo. Dopo non molto tempo dal trasferimento, il forte imperiale in cui si trovavano marito e moglie venne attaccato dai Figli di Olhim. Gurwhal perse la vita, mentre Zhabèle fu rapita come “sposa di guerra”. Nell'accampamento dei suoi rapitori, Zhabèle riuscì a somministrare a tutti un sonnifero, sfruttando la sua astuzia, la sua abilità nella “Danza della cappa” e soprattutto il suo Dente di serpe. Prima di fuggire, venne però fermata da Godmundúr, un potente capo clan dei Figli di Olhim, il quale, notando la sua furbizia e la sua bellezza, decise di riscattarla come propria concubina. Zhabèle accettò questo ruolo, rendendosi conto che l'avrebbe resa la “donna del capo”, un'occasione che non poteva lasciarsi sfuggire[3]. In poco tempo, grazie alla sua intelligenza e alla sua bellezza, Zhabèle divenne la concubina favorita da Godmundúr, che decise di sposarla. Come sposa di un potente Ädhl, cioè un capo clan a cui obbediscono più clan, Zabhèle ha iniziato a influenzare le decisioni del marito, soprattutto per quanto riguarda la scelta degli alleati, costringendo tutti i vari clan a cercare di ottenere le sue grazie[4].

Note[]

  1. Dragonero 32, La tratta delle schiave, Sergio Bonelli Editore.
  2. Dragonero 15, Intrighi a corte, Sergio Bonelli Editore.
  3. 3,0 3,1 Dragonero 16, Discesa nell'inframondo, Sergio Bonelli Editore.
  4. Luca Enoch, Dragonero – Il risveglio del Potente, Mondadori, 2015.

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